ACAMM fino al 30 marzo 2018

Omaggio a Antonietta Raphaël: disegni e opere grafiche 1928-1975

Il Sistema dei Musei e dei Beni Culturali ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro), rende omaggio ad Antonietta Raphaël Mafai, pittrice e scultrice, che nel 1972 aveva trascorso un periodo nella provincia lucana, tra Agri e Sinni

La mostra comprende un corpus di 50 opere, disegni, tempere e grafiche (datate 1928 – 1975), che si dividono tra i musei MIG, Paul Russotto, MAM e Casa delle Muse di Leonardo Sinisgalli. Un itinerario a tappe, che spinge il visitatorea recarsi nei luoghi di cultura dei quattro paesi per ripercorrere la produzione artisticadella Raphaël attraverso i suoi nudi (Aliano), i d’aprés (da Cézanne, Picasso, Cambiaso) e le opere grafiche (Castronuovo Sant’Andrea), i paesaggi (Moliterno), gli autoritratti e i ritratti delle figlie o di Mario Mafai(Montemurro).

Antonietta Raphaël (Kaũnas, Lituania, 1895 – Roma 1975), definita “La signora bizzarra venuta dal ghetto baltico”, attraverso un vibrante e corposo realismo, ha dato vita a suggestioni fondamentali per lei e la cultura italiana del Novecento, dal sensualismo plastico di Rodin al primitivismo di Jacob Epstein. Dopo essersi diplomata in pianoforte nel 1915, presso la Royal Academy di Londra, Raphaël è a Roma, dove nel 1935 sposa Mario Mafai. Con il marito e Scipione, l’artista lituana fonda la Scuola di Via Cavour, fulcro della futura Scuola romana, di opposizione al novecentismo ufficiale e lontana dal ritorno all’ordine.

Le prime opere pittoriche della Raphaël mostrano di risentire dell’influenza di Soutine, Chagall e i Fauves: la città e la sua veste architettonica sono tra i soggetti privilegiati dalla pittrice (Colosseo, Passeggiata archeologica, l’arco di Settimio Severo) secondo quello che Mezio ha definito un romanismo contaminato da un folklore orientale che trova conferma in un successivo giudizio di Moravia: “Curiosamente Roma, città museo sede di cento accademie dedicate al defunto classicismo umanistico, è diventata nei dipinti della Raphaël zingaresca, orientale, evanescente” (1971).

A partire dal 1930 l’artista si dedica intensamente alla scultura, lavorando nello studio dell’amico scultore Ettore Colla; Miriam che dorme e Simona col pettine risalgono a quegli anni e in esse si può verificare l’estraneità della Raphaël dalla scultura italiana del tempo. Nel 1956 Antonietta Raphaël compie un viaggio in Cina, espone a Pechino con Sassu, Turcato, Fabbri, Tettamanti, Zancanaro e in collettive in Europa, Asia e America. All’VIII Quadriennale del 1959-60, nella mostra “La Scuola romana dal 1930 al 1945”, vengono esposte diverse opere che la confermano tra i protagonisti indiscussi dell’arte italiana fra le due guerre.

INFO
Omaggio a Antonietta Raphaël: disegni e opere grafiche 1928-1975
fino al 30 marzo 2018
Luoghi vari - Sistema dei Musei e dei Beni Culturali ACAMM
Aliano: Comune, Pro Loco e Parco Letterario “Carlo Levi”
Castronuovo Sant’Andrea: MIG
Moliterno: MAM
Montemurro: Fondazione Leonardo Sinisgalli