Pedro Cano:
il coraggio dell’acquarello

L’artista spagnolo racconta il suo percorso creativo fra viaggi, incontri, intuizioni e ricordi

Pedro Cano è un pittore di origini spagnole ma dal carattere nomade. Viaggia da nord a sud, da oriente a occidente alla scoperta di memorie e tracce dello scorrere del tempo.

È un racconto che parte dall’infanzia, quello proposto qui da Cano, membro ordinario dell’Accademia dei Virtuosi dal 2013. Una storia che ha inizio con la scomparsa del padre all’età di undici anni, con la voglia di colorare come qualsiasi bambino che, nel suo caso, si rivela la chiave per affrontare il dolore e superare la perdita del genitore. Così il gioco si fa mestiere.

Nell’arte di Pedro Cano domina la tecnica dell’acquarello, una pratica tutta in mettere, che non cede mai spazio al levare. Un esercizio che necessita di precisione, che l’artista utilizza senza la base del disegno, in modo da non lasciare segni di passaggi preliminari sotto la trasparenza dell’acquarello. Attraverso la sua pittura Cano restituisce il lato immaginifico della natura, del paesaggio e del corpo umano. Non ci sono click nel suo modus operandi, c’è l’acqua, c’è il colore, la carta, la sua mano e l’immagine che ha di fronte.