Gerardo Bianco

Deputato della Democrazia cristiana dal 1968 al 1994, fu presidente del gruppo parlamentare (1979-83), vicepresidente della Camera dei deputati (1987-90) e ministro della Pubblica Istruzione (luglio 1990 - marzo 1991). Dopo aver presieduto nuovamente il gruppo della DC alla Camera (1992-94); in seguito alla frantumazione della stessa DC, nel gennaio 1994 aderì al Partito popolare italiano (PPI). Nel marzo 1995 fu eletto dal Consiglio nazionale segretario del PPI in sostituzione di R. Buttiglione, alla cui proposta di alleanza con le forze di centro-destra si era opposto. Nei mesi successivi promosse l'inserimento del partito all'interno dello schieramento di centro-sinistra (l’Ulivo), vincitore nelle elezioni politiche dell'aprile 1996. Nel gennaio 1997 ha lasciato la segreteria del PPI ed è stato nominato presidente del partito, carica che ha ricoperto fino all'ottobre 2000. Parlamentare europeo dal giugno 1994 al giugno 1999, ha diretto il quotidiano «Il Popolo», organo del PPI, nell'agosto 1995 e dall'ottobre 1999 all'aprile 2000. Nel maggio 2001 è stato rieletto deputato. Nel 2002 è stato uno dei principali rappresentanti della corrente contraria alla continuazione dell'attività politica all'interno della Margherita, lista con cui il Partito popolare si è presentato alle elezioni politiche del 2001. Nel 2004 ha fondato il Movimento per l'Europa, che si proponeva di ridare un’autonoma presenza organizzata ai cattolici democratici in Italia. Dal 2006 al 2008 è stato rieletto deputato nella lista dell’Ulivo. Latinista, è stato condirettore della Enciclopedia oraziana presso l'Istituto della Enciclopedia Italiana.

 

Nel 2012, ha creato l’Agenzia Duthilleul per sviluppare il suo pensiero e la sua pratica nel campo della composizione della città contemporanea intorno alla mobilità.