Bruno Liberatore

È oggi titolare della cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, quella stessa dove studiò da ragazzo, allievo di Fazzini e Mastroianni. Dall’inizio degli anni Ottanta, nelle sue opere Liberatore si rifà a una natura evocata quale archetipo memoriale ambientale, dapprima echeggiando nelle proprie sculture, di snodo narrativo, forme plastiche primarie suggerite da profili e corpi dei suoi monti d’Abruzzo; quindi, introiettando natura e paesaggio in una sorta di cosmogonia originaria. La sua scultura va ad assumere, infatti, aspetti monumentali, diviene paesaggio e il paesaggio scultura. Ha esposto in numerosi contesti istituzionali: nel 1993 gli è stata dedicata una mostra antologica al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma; nel 1999 presso il Museo Schloss Pillnitz di Dresda e sempre nel ‘99 partecipa alla Mostra “Lavori in Corso 8”, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma.

 

Nel 2012, ha creato l’Agenzia Duthilleul per sviluppare il suo pensiero e la sua pratica nel campo della composizione della città contemporanea intorno alla mobilità.